Elisabetta Invernizzi

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Dalle acque fredde e profonde del lago di Como alla Walter Tobagi di Milano, a bordo di un piccolo batell. Parola d’ordine: vogare in piedi, navigare a vista. Sulla carta d’imbarco una laurea in Lettere, una specialistica in Comunicazione e un corso di educatrice ambientale. Nel bagaglio leggero anni di volontariato e di impegno civico. Sognando l’approdo al giornalismo di approfondimento. Nel frattempo, “greentosa”. Ovvero: ecologia, biodiversità, cultura (e sport). Con grinta. Perché “è necessario illudersi per formarsi su una professione fondata sui polpastrelli” (Gianni Brera).