Luca Bertelli

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&

Nasco a Brescia nel 1982. L’anno dei Mondiali
vinti dall’Italia di Bearzot. Segno del destino. A
cinque anni leggo la ‘Gazzetta’ e non Topolino, a
sette palpito per Alberto Tomba invece di andare a
Messa. Ben presto, però, capisco che devo
inventarmi qualcosa per diventare protagonista
nello sport: una frana nel calcio, va meglio nel
basket ma non a sufficienza. Mi butto così sulle
cronache, spaccando i timpani degli amici con la
mia voce da usignolo. Passo dopo passo, tra una
laurea in Scienze della Comunicazione e svariate
collaborazioni, un po’ di strada l’ho fatta. I capelli
lasciati sul percorso lo dimostrano. Sono qui per “il
grande salto”, dopo le esperienze sui media locali.
Nel frattempo, al Master, mi sono riscoperto
imitatore. Andasse male come giornalista, c’è il
cabaret: a quanto pare funziona, anche in politica…